Efficacia della Psicoterapia Breve Strategica


La Terapia Breve Strategica

Dai risultati (Fonte: Nardone G., Watzlawick P., Brief Strategic Therapy: Philosophy, Techniques and Research, 2005 e rif. bibl.) appare che gli esiti positivi dell’applicazione dei protocolli di trattamento si attestano sul 88% dei casi trattati con efficacia ancora più elevata per i disturbi fobici-ossessivi dove raggiunge il 95%.

Risultati di efficacia dei protocolli di trattamento:

Disturbi fobici e ansiosi (nel 95% dei casi); es: disturbo da attacchi di panico con e senza  agorafobia, disturbo d’ansia generalizzato, fobia sociale, disturbo post-traumatico da stress, fobie specifiche

Disturbo Ossessivo e Ossessivo-Compulsivo (nel 89% dei casi); es: ossessioni, compulsioni, disturbi somatoformi (ipocondria, dismorfofobia, ecc.)

Disordini alimentari (nel 83% dei casi); es: Anoressia, Bulimia, Vomiting, Binge Eating

Disturbi sessuali: (nel 91% dei casi); es: difficoltà di erezione, eiaculazione precoce, vaginismo e dispaureunie, disturbi del desiderio

Problemi in infanzia e adolescenza (nel 82% dei casi); es: disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività, disturbo oppositivo-provocatorio, mutismo selettivo, disturbo da evitamento, ansia da prestazione, fobia scolare, disturbo da isolamento

Disturbi legati alla dipendenza da Internet (nel 80% dei casi); es: Information Overloading Addiction: quando le informazioni non bastano mai, lo shopping compulsivo in Rete, on-line gambling: le scommesse in rete, il trading on-line compulsivo, la chat dipendenza, la dipendenza da cybersesso


 

COME FUNZIONA

La Terapia Breve Strategica è un approccio originale alla formazione e alla soluzione dei problemi umani che presenta specifici fondamenti teorici e prassi applicative in costante evoluzione basati sulla ricerca empirica.

E’ un intervento terapeutico che si occupa da un lato di promuovere l’eliminazione dei sintomi o i comportamenti disfunzionali per i quali la persona accede alla terapia e, dall’altro, ha lo scopo di condurre la persona a produrre il cambiamento delle modalità, percettive-reattive, attraverso cui questa costruisce la propria realtà – nelle relazioni con Sè, con gli altri e con il mondo – al fine di apprendere e acquisire un nuovo equilibrio che le consenta non più di subire, bensì di gestire la propria realtà.  Di conseguenza, la Terapia Breve Strategica rappresenta un intervento radicale e duraturo e non una terapia superficiale o meramente sintomatica.

Conoscere il problema attraverso la sua soluzione” è la metodologia di ricerca-intervento che la contraddistingue dalle tradizionali forme di psicoterapia; l’applicazione di tale metodologia ha condotto alla costruzione di specifici protocolli di trattamento per specifici disturbi, facendolo divenire il trattamento d’elezione per gran parte delle problematiche umane, applicabile anche a contesti interpersonali più ampi, come quelli sociali ed educativi.

A differenza delle tradizionali teorie psicologiche e psichiatriche un terapeuta strategico non si affida ad una teoria sulla “natura umana” e, di conseguenza, nemmeno a definizioni relative alla “normalità” o alla “patologia” psichica. In quest’ottica si interessa piuttosto della “funzionalità” o “disfunzionalità” del comportamento delle persone e del loro modo di rapportarsi con la propria realtà. Il suo obiettivo primario è quello di risolvere il più rapidamente possibile i problemi e i disturbi invadenti e invalidanti non solo per chi ne soffre, ma anche per le persone che le sono accanto.  Da questa ottica, appare desueta l’usuale convinzione che problemi e disagi che persistono da molto tempo, necessitino obbligatoriamente, per essere risolti, di un altrettanto lungo e sofferto trattamento terapeutico. In molti casi, mediante un piano strategico ben concepito e ben applicato, si possono sbloccare, in tempi rapidi, problemi e disturbi anche radicati da anni.

Negli anni sono state perfezionate strategie terapeutiche in molti protocolli specifici di trattamento per problemi come gli attacchi di panico, l’agorafobia e la claustrofobia, l’ipocondria, i disturbi ossessivi e quelli ossessivo-compulsivi, disturbi sessuali e per le principali forme di disordine alimentare come l’anoressia, la bulimia e il vomiting.

Se, in casi specifici, il sistema di persistenza del problema ha aspetti di originalità, il terapeuta sarà in grado di adottare una serie di strategie costruite ad hoc “calzando il problema” verso la soluzione.

Ovviamente esistono casi che richiedono una terapia più lunga ed altri minor tempo. Tuttavia, la convinzione che guida l’intervento è che se una terapia funziona, questa deve produrre cambiamenti significativi nel più breve tempo possibile.


Per chi volesse approfondire l’argomento si consiglia di consultare la sezione link e Rif. bibliografici